Antenna riparata, posso tornare in aria !

La fine del 2021, oltre ai guai che tutti stiamo passando, mi ha portato anche una bella sorpresa: la mia antenna era crollata a terra.
Utilizzo da diverso tempo, con soddisfazione, una piccola antenna filare broadband di soli 8 metri di lunghezza, prodotta da IW2EN, e precisamente una Firewire prima generazione, per le sue caratteristiche ed eventualmente per acquisti, utilizzate il link.

Firewire evolution (immagine da sito IW2EN)

Questa piccola antenna, come detto, mi ha dato parecchie soddisfazione, ed è rimasta sul terrazzo condominiale per diversi anni, con la sola aggiunta di un contrappeso, che ha aumentato la sua sensibilità, specialmente in ricezione.

Il contrappeso, per inciso, non è stato calcolato esattamente, ma è stato installato su misura per le dimensioni del terrazzo, quindi con maggior cura avrei sicuramente riscontrato delle prestazioni maggiori.

Nella foto accanta che illustra la Firewire attuale potete notare, accanto al bocchettone dell’antenna, un piccolo bullone con dado che serve all’aggancio del contrappeso che non viene fornito all’acquisto,

Purtroppo dopo anni di onorato servizio, il tappo superiore che chiude il contenitore della bobina, ha ceduto e tutta l’antenna è crollata sul pavimento del terrazzo.

La bobina contenuta nel cilindro non ha subito alcun danno, essendo anneggata nella rersina che l’ha protetta, solo il terminale era strappato ma ho potuto semplicemente ripristinarlo allungandolo con piccolo pezzo di filo elettrico di sezione adeguata.

A questo punto, con della buona resina bicomponente, ho proceduto a reincollare il tappo superiore, nel quale è innestato anche l’anello di aggancio superiore e dal quale parte il ramo filare dell’antenna stessa.

Antenna riparata

Volendo prevenire ulteriori scollamenti (o quantomeno rallentare l’usura del tempo e degli elementi) il corpo della bobina è stato avvolto in una guaina nera termorestingente, di diametro adatto (praticamente enorme!!) e con la pistola ada aria calda retratta a stringere in morsa tutti gli elementi costituenti.

Sono stati rifatti tutti gli agganci delle parti filari al corpo ella bobina con nuove fascette stringicavo e guaine termorestringenti e solo per quanto riguarda il contrappeso, l’isolatore finale, ricavato semplicemente da un pezzetto di tubo rigido in PVC di buon spessore, per aumentare la resistenza meccanica.

Come vedete nelle foto non è bellissimo ma vi assicura che è robusto e farà egregiamente il suo lavoro per parecchio tempo.

Questa antenna mi ha seguito anche in uscite tipo “field day” e l’ho molto apprezzata sopratutto per la versatilità, facilità di accordo e buona sensibilità in ricezione, ma sopratutto si è dimostrata vincente per le sue dimensioni, sia nell’attività in portatile che nel QTH, stante le limitazioni imposte dall’orografia del terrazzo condominiale.

Tags:

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.